Assieme alla madre e ai fratelli ha adeguato la tradizione alle tendenze del nuovo commercio. Aveva 59 anni e ha lottato fino alla fine con la malattia. I funerali domani in Duomo
TERAMO – La scomparsa di Vincenzo Marcone all’età di 59 anni getta il mondo dell’impresa cittadina nel lutto. La notizia del decesso del giovane commerciante, erede e prosecutore di una lunga tradizione nel settore della panificazione teramana, è arrivata nella prima mattinata: Vincenzo da tempo lottava contro la malattia e lo faceva con lo stesso impegno e con la stessa determinazione che per anni ha messo nel suo lavoro.
Commerciante della terza generazione di una famiglia da sempre simbolo della produzione di quei tesori teramani di tradizione, aveva contribuito con la mamma Alda il fratello Marco e la sorella Patrizia a traghettare l’attività di famiglia, l’Antica Forneria dal classico forno alla più moderna bottega del sapore, dove i prodotti da forno, i dolci in particolare, hanno sposato le tipicità enogastronomiche locali. Via Capuani e gran parte del centro storico si sveglia da sempre con quell’irripetibile aroma del pane fresco appena sfornato e lui era sempre lì, sempre pronto al sorriso, a un caro saluto, mai indebolito dal pur gravoso impegno lavorativo.
Con lui se ne va un pezzo di quella gioventù trascorsa tra le vie del centro, con quella spensieratezza poi sostituita dal responsabile coinvolgimento nel lavoro: oggi sono tantissimi gli amici, quelli che lo hanno conosciuto e i famigliari che lo piangono consapevoli di aver perso una brava persona e un grande lavoratore. E tutti sono vicini ai figli Valeria e Lorenzo, che domani, giovedì 2 novembre alle 15, lo accompagneranno nell’ultimo saluto nella Cattedrale di Teramo. La salma del caro Vincenzo è stata composta nella casa funeraria Petrucci Carlo, a Villa Pavone.